''L'evoluzione non è una forza ma un processo; non una causa ma una legge ''
Un anno intenso, fatto di molteplici collaborazioni, con artisti e docenti di spessore artistico e grandi competenze tecniche, le cui pieces apriranno la serata, dando una veduta totalmente ribaltata , del nostro lavoro, e dell’apprendimento dei nostri ragazzi.
“L'evoluzione non è una forza ma un processo; non una causa ma una legge.”…. si fonda sul rifiuto, sulla critica, non sull’accettazione passiva dei dogmi e certezze acquisite. …..Per soddisfare le esigenze di uno scenario in rapida evoluzione, dobbiamo semplicemente imparare ad amare il cambiamento , a diventarne uno strumento….
Perché nella vita non è il più forte o il più intelligente chi sopravvive, ma chi riesce a gestire meglio il cambiamento….
La vita è un processo in cui si deve costantemente scegliere tra la sicurezza (per paura e per il bisogno di
difendersi) e il rischio (per progredire e crescere). Io scelgo di crescere almeno dieci volte al giorno.
(Abraham Maslow)
L’essenza del mio lavoro, la ‘’zampata jazz’’, l’amore per la Theatre Dance, il marchio D.O.C.
E’ con la parte più solida delle mie competenze , con l’amore inossidabile della mia vita professionale, che si conclude il nostro spettacolo: pagine indimenticabili di artisti geniali, piccoli capolavori coreografici ed artistici. Bob Fosse, ‘’the dark coreographer’’ che ha portato in scena , con ironia, persino la sua stessa morte. Jerome Robbins ,coreografo raffinato e sensibile , che ci ha donato il ‘’Romeo e Giulietta’’ made in U.S.A. Twyla Tharp, amata dai più grandi danzatori del mondo, che hanno fatto a gara per danzare sue creazioni , e che ha creato il capolavoro del manifesto hippy. La scelta di riproporre il ‘’mio dancin’ final’’ è studiata, e profondamente significativa: perché evolvere, non vuol dire distruggere o rinnegare, ma , cambiando totalmente il punto di vista, e acquisendo con gioia nuovi tratti ,valorizzare e rendere splendido ciò che ci connota.
E poi, come dice Albert Einstein ….’’ Io continuo a piantare i miei semi, perché non so mai quali cresceranno,… forse lo faranno tutti.’’